Uncai si schiera con lo zucchero italiano


I contoterzisti invitano le istituzioni, in particolare le regioni Veneto ed Emilia-Romagna, a sottoscrivere il patto per lo zucchero 100% prodotto in Italia

ROMA – L’Unione Nazionale Contoterzisti – Uncai si unisce all’appello della Cooperativa Produttori Bieticoli (Coprob) e chiede alle istituzioni, in particolare alle Regioni Emilia-Romagna e Veneto, di impegnarsi affinché, per la seconda volta in dieci anni, non venga smantellata la residua filiera saccarifera italiana, in grado comunque di soddisfare il 16% del fabbisogno di zucchero nazionale.

I Contoterzisti sono parte integrante della filiera dello zucchero con oltre 500 imprese agromeccaniche di Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia specializzate nella raccolta, per mezzo di appositi macchinari, delle barbabietole coltivate da 7000 aziende agricole. Inoltre gli agromeccanici sono coadiuvanti degli agricoltori nell’esecuzione di diverse operazioni in campo, nel conferimento del prodotto agli zuccherifici di Pontelongo (Padova) e Minerbio (Bologna) e nella coltivazione di bietole porta seme.

Dieci anni fa solo ragioni politiche portarono alla chiusura di 16 zuccherifici su 19 nel nostro Paese, nonostante l’Italia fosse il terzo mercato d’Europa con 1.700.000 tonnellate di zucchero consumato. La recente fine delle “quote zucchero” ha permesso ai paesi del nord Europa, che non hanno dovuto ridimensionare drasticamente la loro filiera saccarifera, di creare un surplus di produzione contro il quale il comparto nazionale difficilmente può competere, se non resta unito e se le istituzioni regionali e nazionali non riconoscono le potenzialità di uno zucchero 100% italiano.

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Data pubblicazione

05-04-2018

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