I servizi dell'associazione di Ravenna sono anche in Rete: presentato ai Soci il sito internet Apimai e Roberto Fantoni è il nuovo presidente del Consorzio.
RAVENNA – Un sito internet per i contoterzisti di Ravenna e un nuovo presidente per il Consorzio Apimai. Sono le novità annunciate sabato all’assemblea annuale dell’associazione dei contoterzisti Apimai di Ravenna. Novità che confermano i contoterzisti quale forza animata da un profondo spirito di servizio.
Dopo la presentazione del sito www.apimai-ra.it, orientato ai servizi tecnici, amministrativi e fiscali offerti, con una vetrina di mezzi e attrezzature in vendita, ha preso la parola il presidente di Apimai Roberto Tamburini che ha invitato gli agromeccanici a costruirsi da sé il proprio futuro perché le riposte delle istituzioni sono poche e difficilmente attuabili, riferendosi agli iper ammortamenti al 150% dei macchinari agricoli legati alla agricoltura 4.0. Il nuovo presidente del Consorzio Apimai Roberto Fantoni ha quindi sottolineato come il servizio del Centro di Assistenza Agricola UNICAA sia stato ampliato alle aziende agricole, non solo a quelle agromeccaniche “perché quasi tutti i contoterzisti di Ravenna associano un’azienda agricola”.
Nel ribadire la necessità di un salto in avanti tecnologico dell’agricoltura, il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari ha evidenziato come “all’evoluzione del settore fa da contraltare una dilagante ignoranza degli attori politici. Si parla di innovazione senza dare agli imprenditori la reale possibilità di avvantaggiarsene. Occorrono ministri che sappiano parlare di agricoltura come lo furono Giovanni Marcora e Paolo De Castro. UNCAI lavora da quattro anni con Confagricoltura anche per questo, perché il ministero dell’agricoltura non sia considerato e percepito come un dicastero minore”.
Al termine dell’incontro è intervenuto Clevio Demicheli, vicepresidente UNCAI e presidente dei contoterzisti di Cremona: “Sempre più aziende agricole riconoscono nel contoterzismo l’unica possibilità per mettere in campo le innovazioni dell’agricoltura di precisione. Più difficile è convincere la politica. Dopo lunghe discussioni, il ministero delle politiche agricole ha riconosciuto la centralità degli agromeccanici. Sono seguiti gli iper ammortamenti del MiSe. Una grande opportunità resa zoppa dai tecnocrati e dall’incapacità di tradurre idee e progetti in regole chiare e accessibili”.
GLI ALTRI INTERVENTI
Oltre al presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, al vice Clevio Demicheli e al presidente di APIMAI Ravenna Roberto Tamburini, sono intervenuto Roberto Scozzoli (direttore di Apimai), Stefano Francia, (presidente di Condifesa e vice presidente Cia Ravenna), Danilo Verlicchi (direttore di Confagricoltura Ravenna), Marco Miserocchi (direttore di Topcon Italia) e manager di Reni Macchine, Orma e Fendt.
“Il sito internet – ha detto il direttore Roberto Scozzoli – è una vetrina dell’agricoltura italiana e del territorio. Permette di vendere e acquistare attrezzature, sementi certificate, concimi e mezzi tecnici e di conoscere i servizi dell’associazione, dalle immatricolazioni ai permessi di circolazione, dalla richiesta di gasolio agevolato, alla Pac, ai bandi regionali”.
Danilo Verlicchi, direttore di Confagricoltura Ravenna: “Le aziende agricole della Romagna sono molto differenziate, per questo non è possibile introdurre i macchinari dell’agricoltura di precisione in tutte le lavorazioni. È però possibile ovviare a questo limite attraverso un serio discorso aggregativo e programmando i prodotti e la loro immissione sul mercato. La differenziazione delle aziende agricole è soprattutto una ricchezza. Rispetto agli altri Paesi d’Europa, l’Italia può permettersi una pluralità di colture altrove impensabile. Per questo il prezzo dei nostri terreni, il nostro capitale, arriva a 50-70.000 euro all’ettaro, mentre altrove è un terzo o un quarto. Abbiamo il vantaggio di poter ottenere in campo tante varietà di prodotti. Occorre però migliorare. Abbiamo più di 1 milione di aziende piccole e frammentate, con agricoltori che immobilizzano capitali in macchinari sottoutilizzati. Occorre programmare gli investimenti in modo serio, anche con i contoterzisti, e lavorare in squadra”.
Stefano Francia, presidente di Condifesa e vice presidente Cia Ravenna: “Abbiamo una delle agricolture più ricche e specializzate del mondo. Senza contoterzisti che ci propongano servizi di precisione sarebbe più difficile per l’agricoltore essere competitivo sul mercato. Per questo il connubio tra le due categorie deve essere ancora più stretto”.
Aproniano Tassinari, “Il mondo agricolo deve alzare la voce. Quattro anni fa UNCAI ha stretto un accordo con Confagricoltura, l’associazione di agricoltori più vicina al contoterzismo e pronta a riconoscerne il valore. Anche quando presiedevo UNIMA proposi di fare squadra con la categoria degli agricoltori. Fui contestato dall’interno. Oggi ho la soddisfazione che le stesse persone che allora mi accusarono hanno cambiato idea e hanno stretto un rapporto di collaborazione con i Coldiretti. Nel frattempo, a partire dal 2013, con Confagricoltura, abbiamo avviato importanti collaborazioni prima in Umbria poi in Puglia. Stiamo lavorando per aprire sedi anche in Campagna e Sicilia. Tra UNCAI e Confagricoltura si è creato un gruppo di lavoro forte, finalizzato a sensibilizzare le istituzioni alle necessità di una agricoltura che deve potersi rinnovare e ad avvicinare l’offerta di servizi dei contoterzisti ai bisogni delle aziende agricole per raggiungere risultati economici migliori”.