Per incrementare il valore della filiera è sempre più rilevante il lavoro dei contoterzisti: i vantaggi economici della tecnologia NIR portatile.
VICENZA – Lo scorso 12 ottobre a Sarcedo (Vicenza), nella cornice della settecentesca Villa Capra Bassani, la presentazione del poliSPEC, un piccolo strumento prodotto dalla giovante start up italiana ITPhotonics in grado di misurare il contenuto di nutrienti nei foraggi direttamente in campo, ha permesso di affrontare anche il tema del contoterzismo, sempre più centrale per incrementare il valore lungo tutta la filiera agricola, anche quella zootecnica.
“Per i contoterzisti sarà sempre più importante poter dichiarare l’esatto contenuto di sostanza secca, proteine, ceneri, fibra grezza, NDF, ADF, ADL ed altri elementi se necessari di una balla di foraggio. Una buona zootecnia parte dal campo”, ha affermato nel suo intervento Giuliano Oldani, presidente di Apima Milano, Lodi, Como e Varese e consigliere Uncai.
L’incontro ha visto la partecipazione di oltre cento tra i principali specialisti e professionisti del settore zootecnico, lattiero caseario, mangimistico e del settore della ricerca. Oltre a Giuliano Oldani sono intervenuti Sante Faresin (presidente di ITPhotonics), Jacopo Ferlito (cofondatore di ITPhotonics), Francesco Masoero (Univ. Cattolica), Nico Brogna (Univ. di Bologna) e Igino Andrighetto (Univ. di Padova), Matteo Boggian (Maccarese), Luciano Bertocchi (Gruppo Veronesi), Helmut Mittermair (Consulente per il Biogas) e Claudio Destro (vice presidente Associazione Italiana Allevatori).
Il poliSPEC emette un raggio di luce infrarossa (NIR è un acronimo della lingua inglese Near Infrared Ray) innocuo, che puntato sulla massa da analizzare genera una reazione che viene letta e, grazie al software, trasformata in precise misurazioni del contenuto di nutrienti. La maneggevolezza dello strumento e l’immediatezza dei risultati permettono di ripetere l’operazione in qualsiasi momento, in campo, in trincea, in stalla e sulle feci. La precisione è comparabile a quella della strumentazione di laboratorio, e ciò che si legge sul display può influenzare le decisioni sia a monte sia a valle della filiera.
“Le macchine dove è stato montato il NIR della ItPhotonics hanno permesso di raccogliere dati nell’interesse dell’azienda agricola e nell’ottica dell’Agricoltura 4.0 – ha aggiunto Giuliano Oldani –. Per esempio è stato possibile ridurre molti sprechi. La mentalità diffusa è di seminare il mais che può superare i 1.000 ql/ha. In molti casi ci si scorda che è la qualità del prodotto che determina il suo valore. Infatti una varietà di mais, con una resa in peso del 20% - 30% in meno, può presentare amidi e zuccheri molto più alti. Anche nella raccolta del trinciato e del fieno si sono apprezzati dei vantaggi con tagli mirati a raccogliere meno ceneri”.
L’impatto dell’attività agromeccanica sulla filiera zootecnica può diventare molto rilevante. “Il 98% della raccolta con trince semoventi e mietitrebbie è fatta dai contoterzisti. La possibilità di raccogliere in campo i dati di produzione del foraggio permette agli agromeccanici di fornire alle aziende zootecniche informazioni determinati per pianificare l’utilizzo del foraggio con meno sprechi, prendere decisioni mirate e creare maggiori efficienze”. Si crea il presupposto per un’alimentazione intelligente degli animali in grado di aumentare il benessere delle mandrie, ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi e di migliorare le produzioni riducendo i costi di produzione perché più la qualità del foraggio è elevata e minore è il suo consumo da parte dell’animale. “In tutto ciò la figura del contoterzista cambia, diventando un valido partner per l’azienda agricola. Attraverso i dati raccolti, fornisce, infatti, un elemento determinante per la crescita dell’azienda agricola. Il prezzo del servizio passa in secondo piano perché la competenza del contoterzista diventa centrale per ottenere economie all’interno dell’azienda agricola”, spiega ancora Oldani.
La possibilità di disporre di misure precise, in tempo reale e in continuo, comporta benefici a tutte le figure economiche che operano nel settore dell’alimentazione animale e delle produzioni di foraggio. Il poliSPEC può, infatti, essere utilizzato per (1) misurare le capacità nutritive dei foraggi durante la raccolta, raccogliendo i dati che nel tempo permettono di ottimizzare i tempi e le modalità di raccolta, e non solo, al fine di avere un prodotto sano e più performante ai fini dell’insilamento; (2) misurare la funzionalità delle macchine che preparano la miscela alimentare (carri miscelatori); (3) misurare la capacità degli animale di “selezionare” in mangiatoia gli ingredienti miscelati e addirittura (4) misurare il contenuto della razione che è passata per l’intestino dell’animale ma che non è stato digerito. Tutte queste nuove capacità hanno portato ITPhotonics a sviluppare un progetto di utilizzo versatile dello strumento battezzato FARMLAB, finalizzato ad aumentare l’efficienza della filiera del latte e di quella del biogas attraverso le regole dell’economia circolare: maggiore integrazione delle figure e maggiore conoscenza e gestione anche delle potenzialità dei “particolari”, per molto tempo, a torto, considerati solo marginali (zootecnica di precisione).