ROMA – Per accedere ai benefici fiscali dell’iper ammortamento (maggiorazione del 150% del costo d’acquisto), i beni strumentali devono essere controllati da sistemi computerizzati o gestiti tramite opportuni sensori e azionamenti. Inoltre devono prevedere dispositivi di supporto quali sistemi di sensori in campo o sul mezzo agricolo. Buona parte dell’agricoltura di precisione soddisfa queste caratteristiche. Al contrario, il requisito obbligatorio dell’interconnessione alle altre macchine del sistema produttivo difficilmente può essere soddisfatto in agricoltura. Perché questo avvenga, tutti i macchinari di un’azienda dovrebbero essere della stessa marca, dal momento che i dati acquisiti con attrezzature di costruttori diversi non sono compatibili fra loro. Ma solo pochi imprenditori possono dotarsi di una flotta monocolore.
“Uncai ha collaborato alla realizzazione di una tecnologia che permette di tracciare le operazioni in campo garantendo l'interconnessione – sottolinea Rossano Remagni Buoli, vice presidente dei Contoterzisti Uncai di Cremona –. Diversamente, per le operazioni di precision farming è oggi impensabile avere macchine interconnesse perché i dati provenienti da una lavorazione, ad esempio le mappe di produzione delle mietitrebbie, devono essere elaborate da un software prima di essere inviate a uno spandiconcime per avere un dosaggio variabile o a una seminatrice. Oggi l'unica interconnessione nei sistemi di precisione potrebbe essere il sistema isobus che permette il controllo di una attrezzatura da parte di una trattrice, ma riguarda solo una singola operazione di campo e non tutte le attrezzature e operazioni che avvengono in azienda. Infine, anche nel caso dei sensori di campo non c'è una interconnessione diretta tra le macchine perché i dati devono prima essere elaborati e caricati nelle varie attrezzature”.
Gli iper ammortamenti in agricoltura rischiano quindi di diventare un’occasione persa se i ministeri delle politiche agricole e dello sviluppo economico non apporteranno delle modifiche. “Gli iper ammortamenti faciliteranno il percorso di rinnovamento 4.0 dell’agricoltura. Da parte del Ministero dello sviluppo economico serve però flessibilità in merito al requisito dell’interconnessione”, osserva il presidente di Uncai Aproniano Tassinari che aggiunge che “la filiera agroalimentare vedrà presto l’ingresso di nuovi attori provenienti dall’industria IT (Information Technology) in grado di superare il gap dell’interoperatività dei sistemi informativi. In attesa che avvenga, occorre favorire gli investimenti tecnologici oggi possibili. Solo in questo modo si potrà arrivare a servizi avanzati come la gestione dei dati prelevati da ogni attività dell’azienda agricola, l’ottimizzazione dei processi produttivi, il supporto ai processi di automazione in agricoltura e la collaborazione di filiera attraverso reti informatiche”.
NEL PDF ALLEGATO TRE ESEMPI DI AMMORTAMENTI
(Fonte: Osservatorio Smart Agrifood)