ROMA – Da poco varati dal Ministero dello sviluppo economico, gli iper ammortamenti al 150% dei mezzi dell’agricoltura 4.0 devono valere per le tecnologie presenti oggi sul mercato e non in un futuro più o meno prossimo. La richiesta di chiarimenti sui beni strumentali ammessi agli sgravi fiscali avanzata da Uncai è stata prontamente accolta dal Ministero delle politiche agricole. “In particolare non esiste in agricoltura una tecnologia senza uomo a bordo. Ne è consapevole il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. Il ministro ha tenuto a informarci che si sta muovendo per rispondere positivamente agli interrogativi sollevati dall’Unione dei Contoterzisti. Alcuni punti chiave dell’iper ammortamento, sottolineati prontamente da Uncai, sembrano, infatti, scontare la mancanza di competenza in meccanica agraria del Ministero dello sviluppo economico”, osserva il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.
In particolare, occorreva chiarire se, per beneficiare degli sgravi fiscali, i mezzi agricoli potessero o no prevedere la presenza a bordo dell’operatore. In generale, il documento redatto dal Mise prevede che i beni strumentali iper ammortizzabili posseggano obbligatoriamente alcune caratteristiche proprie dell’ambiente fabbrica e difficilmente riscontrabili in agricoltura.
Mise e Mipaaf sono dunque al lavoro su un documento che specificherà meglio l’iper ammortamento in agricoltura. “Il contributo di Uncai è stato apprezzato dal ministro Martina che ha proposto all’Unione di collaborare in modo ancora più stretto e attivo con il Ministero sui temi del contoterzismo, un importante acceleratore tecnologico nel settore primario italiano e partner degli agricoltori per una agricoltura sostenibile dal punto di vista economico e ambientale”, conclude Aproniano Tassinari.