Le macchine per l’agricoltura 4.0 entrano tra i beni ammortizzabili al 150%. Da chiarire meglio le caratteristiche obbligatorie che devono possedere
UNCAI ringrazia i ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda per aver inserito le macchine per l’agricoltura 4.0 e di precisione tra i beni strumentali che possono beneficiare dell’iper ammortamento. “È un passo in avanti deciso nella direzione dell’aggiornamento 4.0 dei mezzi agricoli e dell’agricoltura Italiana. Grazie all’apertura degli iper ammortamenti alle più avanzate macchine e attrezzature agricole, i contoterzisti potranno confermasi i portatori sani di innovazione nel settore primario. Il provvedimento rappresenta anche un riconoscimento indiretto dell’attività dei contoterzisti che dà seguito alle parole spese in favore della categoria dal ministro Martina lo scorso ottobre, nel corso di un convegno all'Accademia dei Georgofili dedicato al ruolo del contoterzismo nell'agricoltura italiana”, commenta Aproniano Tassinari.
Nel dettaglio, la circolare N.4/E del 30/03/2017 (Industria 4.0) elenca tra i Beni strumentali che beneficiano dello sgravio fiscale le “macchine per l’agricoltura 4.0, quali tutte le trattrici e le macchine agricole – portate, trainate e semoventi – che consentono la lavorazione di precisione in campo grazie all’utilizzo di elettronica, sensori e gestione computerizzata delle logiche di controllo; sono, inoltre, inclusi dispositivi e macchine di supporto quali, ad esempio, sistemi di sensori in campo, stazioni meteo e droni”.
Ai fini dell'iper ammortamento, il funzionamento delle macchine deve essere controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori e azionamenti. Andrebbe quindi chiarito il seguente punto della circolare, forse scritto facendo riferimento all’ambiente fabbrica e non al lavoro nei campi: “si deve intendere la caratteristica assolta se le stesse [le macchine] siano a guida automatica (senza operatore a bordo) o semi-automatica (o assistita – con operatore che controlla in remoto) e in grado di ricevere dati relativi al compito da svolgere da un sistema centrale remoto (in questo caso ricadono anche i droni)”.
L'iper ammortamento consente, ai fini fiscali, di maggiorare del 150 per cento il costo di beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in chiave Industria 4.0. Questo significa che, ad esempio, per un investimento di 1 milione di euro, l'importo deducibile ai fini Ires è pari a 2.500.000 e il risparmio di imposta di 600.000 euro. Il costo netto dell'investimento diventa così di 600.000 euro e non più di 1 milione con un risparmio del 36% . Inoltre è prevista una maggiorazione del 40% (super ammortamento) sul costo di acquisto beni strumentali immateriali (alcuni software, sistemi IT e attività di system integration) per i soggetti che beneficiano dell’iper ammortamento. L'acquisto di beni strumentali 4.0 deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2017, mentre la consegna entro il 30 giugno 2018.