In provincia di Padova, 270 agromeccanici fanno il bilancio di un’annata di chiaroscuri, tra fiducia nelle iniziative del Governo (Merlin) e strategie perché in futuro l’agricoltura italiana resti agli italiani (Tassinari)
“Sempre più collaborazione tecnica e unità d’intenti, per combattere uniti quella concorrenza spietata soprattutto sulle tariffe che taluni operatori, oggi peraltro in grave difficoltà economica, continuano a fare a danno di tutta la categoria”, è quanto il presidente di Apiumai Padova Damiano Merlin ha augurato,nel corso della Giornata del Contoterzista, “almeno tra noi associati a quella che è numericamente una delle prime associazioni di imprese agromeccaniche d’Italia”.
Giunta alla 18ª edizione, la Giornata del Contoterzista ha riunito il 26 gennaio a Ospedaletto Euganeo (PD) non meno di 270 agromeccanici padovani e delle province vicine per fare il bilancio di un’annata fatta di chiaroscuri. Oltre al presidente dell’A.P.I.U.M.A.I., l’Associazione tra Piccoli Imprenditori Utenti Macchine Agricole e Industriali della provincia di Padova, sono intervenuti il direttore Francesco La Gamba, il presidente nazionale UNCAI Aproniano Tassinari, Marco Marani direttore di Co.Pro.B (Cooperativa Produttori Barbabietole) e i consulenti Tiziana Schiavo, Cristiano Baldoin (Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali dell’Università di Padova)e Gabriele Zecchin (Servizio Fitosanitario della Regione del Veneto).
Nonostante la crisi abbia colpito anche il settore agricolo, il presidente di Apiumai Damiano Merlin ha invitato a guardare al futuro con fiducia, nella consapevolezza dell’importanza del ruolo dei contoterzisti all’interno del comparto agricolo, soprattutto se ci sarà un“Governo che miri a una seria e duratura riorganizzazione generale dell’agricoltura italiana, da troppi anni lasciata all’improvvisazione di pochi soggetti e alle spinte speculative di centri di potere economico che poco hanno a che fare con i legittimi interessi ed aspettative del mondo agricolo”. In Veneto, con l’approvazione della legge sulla Qualificazione delle imprese agromeccaniche, si è inoltre aperta la strada per la realizzazione di un Albo dei Contoterzisti, che finalmente definirà gli operatori professionali da chi si improvvisa contoterzista.
Nel suo intervento, il presidente nazionale UNCAI Aproniano Tassinari ha, però, invitato i contoterzisti a non abbassare la guardia per essere preparati ai profondi cambiamenti in vista: “I contoterzisti non vengono riconosciuti pienamente per i servizi che svolgono all’agricoltura. In quanto artigiani non possiamo usufruire delle agevolazioni e dei finanziamenti concessi all’agricoltura, eppure siamo l’unico elemento che concorre a un’economia agricola positiva. Nei prossimi anni un milione e 200 mila mezzi agricoli saranno sottoposti a una costosa revisione. I più vecchi dovranno essere rottamati, perché per nulla sicuri e inquinanti. Rimpiazzarli non sarà facile, visto che in Italia si vendono solo 17.000 mezzi agricoli all’anno. Se si vuole che l’agricoltura italiana resti agli italiani e non finisca in mani straniere, come sta accadendo in altri settori produttivi, occorrerà puntare su chi già investe. Solo i contoterzisti possono farlo, perché riescono ad ammortizzare gli investimenti in attrezzature senza mettere a rischio le loro imprese. L’agricoltura è una delle opportunità economiche rimaste in Italia, tocca al Governo e all’Europa capire che noi contoterzisti siamo solo al suo servizio e partecipiamo alla vita dell’agricoltura”.