Un grande gioco di squadra dove anche l’Unione Nazionale Contoterzisti può essere protagonista. Tassinari: “Strategico il know how dei nostri agromeccanici”
Soddisfazione dell'Unione Nazionale Contoterzisti per l'accorto siglato tra Governo, Sindacati CGIL, CISL e UIL e la Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura per la sicurezza e l'accelerazione delle opere anti dissesto idrogeologico.
"Attraverso il loro lavoro, i Contoterzisti - commenta Aproniano Tassinari, presidente di Uncai - svolgono un'importate funzione di prevenzione del dissesto idrogeologico, soprattutto nelle aree più fragili come quelle pedemontane e lungo la dorsale appenninica. L’Ispra ha contato quasi 5.600 comuni italiani in aree ad alto rischio idrogeologico e l'esperienza insegna che là dove interviene un Contoterzista con il suo lavoro, le frane, gli incendi e le alluvioni diminuiscono. Inoltre, grazie ai Contoterzisti, si innesca il ciclo virtuoso dell'utilizzo degli "scarti" delle foreste come biomasse".
"Per mettere al sicuro l’Italia non bastano solo nuovi fondi e norme più chiare: serve un grande gioco di squadra in cui tutti si sentano protagonisti - ha illustrato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al momento di siglare l’Accordo - per chiudere conti col passato e restituire agli italiani la certezza di vivere in un territorio sicuro".
"Uncai è pronta a prendere parte a questo grande gioco di squadra”, aggiunge Tassinari. “Il dissesto idrogeologico si combatte con interventi sistematici di manutenzione del territorio, ma anche con mezzi meccanici adeguati. Ogni tipo di fenomeno (crolli, debris, scivolamenti, colate, mudflow) e di terreno (terrazzamenti, seminativi, pascoli, aree boschive) richiede tecnologie meccaniche differenti e capacità di guida e di intervento che sono il grande patrimonio e il know how dei Contoterzisti. Senza pale meccaniche, trattori forestali, cingolati e semicingolati, terne, macchine scavafossi, mezzi per la cura degli argini e la canalizzazione delle acque, sistemi per la triturazione dei residui vegetali e attrezzature per la rimozione dei materiali pericolosi non è possibile effettuare interventi efficaci e fare una buona opera di prevenzione e difesa del territorio. Per questo ci auguriamo che l'accordo, che sbloccherà 7.152 cantieri pianificati in tutte le Regioni e investimenti per circa 9 miliardi complessivi nei prossimi 6 anni, tenga conto dei servizi prestati da sempre dalla meccanizzazione in campo agricolo e forestale per la manutenzione sul territorio e la mitigazione del dissesto".