Parole come "agricoltura di precisione", "droni", "biocontrollo delle produzioni" hanno un forte potere sui Contoterzisti, imprenditori da sempre orientati all’innovazione. Rossano Remagni Buoli è uno di loro. Vice presidente dei Contoterzisti Uncai di Cremona, ha investito sull’agricoltura digitale e su un software capace di semplificare la vita sua e di altri contoterzisti.
“L’idea parte da molto lontano, almeno dal 2000. Cercavo uno strumento in grado di calcolare in modo automatico e veloce il calo del mais verde a mais secco nell’essiccatoio. Non esisteva ancora nessun programma al computer in grado di farlo, così ho iniziato a pensare che avrei potuto pensarci io. L’intenzione di realizzare qualcosa di veramente utile ai contoterzisti è cresciuta con il tempo, soprattutto dopo aver visto e provato i diversi software realizzati nel corso degli anni per tenere il conto delle lavorazioni agricole. Nessuno mi soddisfaceva completamente, o non aveva tutte le funzioni che mi servivano oppure non era abbastanza smart”.
Il software Agrogest, realizzato con il contribuito fondamentale dell’informatico Leandro Zanni, è oggi a disposizione dei Contoterzisti su cloud, quindi senza la necessità di installare alcun programma sul computer. Oltre a calcolare il secco dall’umido, Agrogest permette di compilare le schede Uma per il consumo del carburante agricolo in base al modello di trattore, alle attrezzature, agli ettari e alle caratteristiche del terreno; gestisce l’anagrafica dei clienti e lo storico delle lavorazioni; tiene sotto controllo tutte le scadenze di clienti e fornitori; stampa la scheda utilizzo fitofarmaci, da allegare al quaderno di campagna del cliente e invia fatture elettroniche per la pubblica amministrazione. “Il software permette anche di avere un riscontro immediato sul prezzo delle lavorazioni fatto agli agricoltori e calcolare il margine di guadagno, tenendo conto di tutte le spese, dal costo macchina al costo dell’operatore agli agrofarmaci impiegati al gasolio”.
L’innovazione va però condivisa per consolidare e promuovere un’agricoltura sostenibile da un punto di vista economico, da qui lo sviluppo di una versione Demo del programma a disposizione dei contoterzisti che desiderino diventare artigiani digitali. “L'innovazione – sottolinea il presidente Uncai Aproniano Tassinari – non è più un sistema top-down con livelli impermeabili fra loro. La nascita di start up, anche in campo agricolo e dei servizi all’agricoltura, mostra come la contaminazione delle esperienze e delle idee, la valorizzazione delle risorse, l’interazione aperta fra ricerca, sviluppo, distribuzione e uso di un prodotto siano oggi i driver dell’innovazione e i veicoli di investimento in grado di accelerare il cambiamento anche nel comparto primario offrendo soluzioni reali alle imprese”.