“Chiederemo al Ministro dell’agricoltura Martina dei bandi allargati ai contoterzisti. Intanto prosegue la nostra battaglia per il riconoscimento degli agromeccanici nel PSR regionale e in Unione Europea”. Così il Consigliere di Regione Lombardia Claudio Pedrazzini di Forza Italia durante l’Assemblea generale di Apima, l’Associazione provinciale Imprese di Meccanizzazione Agricola di Milano, Lodi, Como e Varese socia di UNCAI.
Dopo il via dell’albo dei contoterzisti lombardi, nuovo passo in avanti di Regione Lombardia nella direzione di un pieno riconoscimento del ruolo degli agromeccanici professionisti nel comparto primario, quali partner qualificati delle aziende agricole. “Durante la Conferenza Stato Regioni il Ministro Martina si era impegnato a varare dei Decreti ministeriali con bandi allargati ai contoterzisti. Questo però non è ancora avvenuto – ha proseguito il Consigliere Pedrazzini –. Sarà nostro dovere insistere su questo punto e ottenere che vengano messe a disposizione dei contoterzisti almeno le risorse non usate dagli agricoltori”.
“L’'Albo – ha ricordato il presidente Apima Claudio Rota ai soci – ci permetterà di accedere alle diverse forme di finanziamenti agevolati grazie all'aiuto dell'assessore lombardo per le attività produttive Mario Melazzini, che ci renderà possibile l’accesso a canali di finanziamento per l'acquisto di macchinari“.
Anche il presidente di Confagricoltura di Milano, Monza e Lodi Antonio Boselli ha sottolineato durante l’Assemblea la necessità di maggiori investimenti in favore della meccanizzazione agricola: “Ma devono essere fatti adesso con il costo del denaro basso e un cambio dollaro euro vantaggioso. Occorre quindi trovare dei modi per far rientrare i contoterzisti nei finanziamenti, per esempio attraverso Contratti di Rete tra le nostre associazioni”.
Contratti di Rete che possono tradursi in piani industriali tra agricoltori e contoterzisti, come illustra il presidente UNCAI Aproniano Tassinari: “I contoterzisti non devono cadere nella tentazione di vestirsi da agricoltori per entrare nei PSR a pieno titolo e ottenere ciò che non gli spetta. Dobbiamo chiedere all’Europa solo ciò che spetta a noi contoterzisti per l’attività che svolgiamo. Per fare questo occorrono alcuni passi, e l’albo è stato il primo in direzione di una netta identificazione dei ruoli. Il secondo è aggregarci sempre di più fra noi contractors professionisti. Il terzo saranno PSR extra agricoli. Il quarto piani industriali tra agricoltori e contoterzisti che pongano al centro non la competitività sul prezzo, ma la competitività sulla qualità del prodotto della terra. Per fare questo i contoterzisti devono confrontarsi ancora di più con gli agricoltori, capirne le necessità e agire in sinergia. Solo in questo modo si difende l’indotto dell’industria alimentare”.