“L’Italia si conferma leader in Europa per l’agricoltura biologica, con un ettaro su cinque di superficie agricola utilizzata (SAU) dedicato a coltivazioni bio e merito di questo risultato va dato anche ai contoterzisti professionali, i soli che meriterebbero di essere riconosciuti e valorizzati attraverso un albo nazionale”. Con queste parole il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari commenta i dati diffusi da Ismea nel rapporto Bio in cifre che mostrano un incremento del 4,5% della SAU biologica rispetto al 2022, raggiungendo i 2,5 milioni di ettari, pari a quasi il 20% della SAU nazionale. “Questo risultato avvicina ulteriormente l’Italia all’obiettivo del 25% fissato dalla Strategia Farm to Fork entro il 2030”, aggiunge Tassinari.
Il 2023, primo anno di applicazione della nuova Politica Agricola Comune (PAC), ha visto crescere non solo le superfici investite a biologico, ma anche il numero di operatori coinvolti, sebbene a un ritmo più lento rispetto all’anno precedente. “Questo quadro positivo è il frutto di un modello organizzativo di successo, risultato di un impegno collettivo che coinvolge tutti gli attori della filiera. In campo i contoterzisti, con il loro contributo prezioso, hanno dimostrato di essere un pilastro fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e innovazione”, prosegue il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti.
I contoterzisti, con la loro perizia artigiana e l’uso di tecnologie avanzate, hanno giocato un ruolo cruciale nel sostenere e promuovere l’agricoltura biologica. “Questi imprenditori, investendo regolarmente in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, rendono le operazioni agricole più efficienti e sostenibili. Il loro contributo è stato fondamentale per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e per competere sui mercati internazionali”.
Le misure messe in campo dal governo, come il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i provvedimenti a sostegno dei biodistretti e delle filiere bio, hanno ulteriormente rafforzato il ruolo dei contoterzisti nel settore. “Questi interventi hanno, infatti, permesso ai contoterzisti di proporsi prontamente agli agricoltori intenzionati a investire nuovi ettari in agricoltura organica, rendendo tutto l’iter di conversione delle produzioni meno irto e con maggiori garanzie di successo”, commenta ancora Tassinari, facendo riferimento alla necessità di ricorrere a servizi agromeccanici professionali, “contribuendo a ridurre i costi di produzione e a migliorare la gestione agronomica, soprattutto in un contesto reso difficile dagli eventi climatici avversi”.
Il bilancio del 2023 restituisce un quadro positivo per l’agricoltura biologica italiana, nonostante le criticità emerse con il passaggio alla nuova programmazione della PAC e l’inasprimento dei costi di produzione. “L’Italia del biologico continua a crescere, e il trend positivo potrà ulteriormente migliorare grazie alle numerose misure messe in campo in questi mesi, che mirano a sostenere le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e a promuovere lo sviluppo di un contoterzismo professionale, sinergia virtuosa tra tecnologia, competenza e passione per la terra”, conclude Tassinari.