ROMA - Enrica Mammucari è stata eletta all’unanimità Segretario Generale UILA-UIL, subentrando a Stefano Mantegazza, segretario generale dell’organizzazione sindacale dal 1995. Oggi, al Salone delle Fontane di Roma, in occasione della festa per i 30 anni della Uila, il presidente di Uncai Aproniano Tassinari e il coordinatore Fabrizio Canesi oltre ad augurarle buon lavoro, le hanno rinnovato la richiesta di essere tra i sottoscrittori del rinnovando contratto di lavoro per i dipendenti delle imprese agromeccaniche. Nonostante l’attività di tutela sindacale svolta con continuità ed equilibrata diffusione, Uncai ha potuto firmare solo per adesione nei precedenti rinnovi contrattuali: “Un’anomalia riconosciuta da Uila-UIL, così come Fai-CISL, Flai-CGIL, alla quale ci auguriamo si ponga ora rimedio”, afferma il presidente di Uncai.
Uncai, nel confermare tutta la sua stima per Enrica Mammucari, ricorda, in particolare, la sua partecipazione al Forum Contoterzisti 2022, all’Archiginnasio di Bologna. “Durante quell’evento, sottolineò l’importanza dell’aggiornamento culturale per agricoltori e agromeccanici, soprattutto in un contesto di big data digitali e finanza. L’approccio intelligente richiesto all’agricoltura è quello di diventare sostenibile dal punto di vista ambientale, con politiche, tecnologie e formazione adeguate”, ama ricordare Aproniano Tassinari che aggiunge come quell’intervento fu pubblicato negli Annali dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura, a riprova della necessità di coniugare agricoltura e mondo della cultura nella sua espressione più alta e nobile che è quella accademica e universitaria.
Tassinari conclude ribadendo la necessità di progetti formativi congiunti tra i sindacati dei lavoratori agricoli e quelli agromeccanici e le organizzazioni datoriali come Uncai. “Come riconobbe allora la stessa Mammucari, l’obiettivo è creare percorsi di connessione tra le politiche formative scolastiche e il mondo del lavoro. L’evoluzione dei contoterzisti deve includere non solo abilità digitali, ma anche competenze trasversali di alta specializzazione che presuppongono il raggiungimento di un livello di autonomia decisionale e una capacità di intervento e di coordinamento sempre più richiesto dalle stesse aziende agricole e dalla comunità. Questo è essenziale per garantire un’agricoltura sostenibile e di qualità, fondamentale per il nostro made in Italy”.