Contoterzisti, artigiani della terra
L’agricoltore custode e l’agromeccanico professionista: due figure chiave per l’agricoltura del futuro, che possono contribuire a rendere il settore agricolo più competitivo, efficiente e sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. La loro collaborazione è una risorsa preziosa per il Paese, che merita di essere riconosciuta e incentivata
La commissione industria e agricoltura del Senato ha approvato in via definitiva il ddl per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e per l’istituzione della giornata nazionale dell’agricoltura. Si tratta di un provvedimento che intende valorizzare il contributo degli agricoltori alla tutela e al miglioramento del patrimonio naturale, paesaggistico e culturale del nostro Paese, attraverso pratiche agricole sostenibili e rispettose della biodiversità.
Tuttavia, il riconoscimento dell’agricoltore come custode non è sufficiente a garantire lo sviluppo di un’agricoltura moderna, efficiente e competitiva, che possa affrontare le sfide del cambiamento climatico, della sicurezza alimentare e della transizione ecologica. Per questo, è necessario integrare il ruolo dell’agricoltore con quello dell’agromeccanico professionista, un artigiano della terra che fornisce servizi meccanici e tecnologici per l’agricoltura, soluzioni innovative e personalizzate in base alle esigenze e alle caratteristiche di ogni azienda agricola.
“Agricoltore custode e agromeccanico professionista sono due figure che si integrano e si completano a vicenda. L’agricoltore custode ha la conoscenza del territorio, delle colture, delle esigenze e delle aspettative dei consumatori, mentre l’agromeccanico professionista ha la competenza tecnica, la capacità di innovazione, la disponibilità di macchinari e tecnologie all’avanguardia. Insieme, possono creare un sistema agricolo più avanzato, resiliente e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro”, afferma il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.
Per favorire questa collaborazione, è necessario che il ruolo dell’agromeccanico professionista sia riconosciuto e valorizzato a livello normativo, così come lo è stato quello dell’agricoltore custode. “A tal fine, UNCAI, dopo essere stata fautrice degli albi regionali di Lombardia ed Emilia-Romagna, ha presentato una proposta di legge per l’istituzione dell’albo nazionale degli agromeccanici, che ha lo scopo di garantire la professionalità, la formazione, la sicurezza e la certificazione degli operatori del settore, nonché di promuovere la qualità e l’innovazione dei servizi offerti. Si tratta di un progetto che ha già ricevuto il sostegno di Confagricoltura e di altre organizzazioni agricole e che attende l’attenzione e l’approvazione delle forze politiche”, prosegue il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti che chiarisce affermando come sia necessario oggi assecondare lo sviluppo di nuovi modelli di agricoltura, che consentano da un lato l’adozione di strumenti di agricoltura di precisione e dall’altro aprano alle nuove frontiere dell’agro-ecologia: “Accanto all’agricoltore custode, si sviluppano soluzioni di Agricoltura 4.0 e oltre, governate dall’Intelligenza Artificiale, dalla digitalizzazione, dall’agricoltura di precisione. Sensori, droni, satelliti e sistemi di monitoraggio e previsione per aumentare l’efficienza produttiva e qualitativa, con una maggiore omogeneità e tracciabilità dei prodotti, per ridurre sprechi e costi aziendali, per salvaguardare le risorse naturali: le applicazioni reali sono limitate a poche aziende agricole di grandi dimensioni ma sono appannaggio dei servizi conto terzi e quindi di imprese agromeccaniche strutturate per fornire risposte puntuali e professionali al cliente agricoltore. I grandi obiettivi dell’agricoltura come la circolarità, l’energia, l’uso razionale dell’acqua, la salubrità del cibo e l’incremento delle produzioni sono aspetti che i contoterzisti portano nelle singole aziende e soprattutto nei grandi comprensori agricoli. L’albo dei contoterzisti è dunque un’opportunità per rendere l’agricoltura più efficiente”.