Nel segno dell’alta formazione tecnologica, da sempre necessaria all’agricoltura, il Consiglio UNCAI, presso la Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra di Ferrara. Focus su sequestro di carbonio, agrivoltaico e gestione del territorio post calamità
FERRARA – La Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra ha ospitato il Consiglio dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – UNCAI. “È stato un grande onore per me poter convocare il Consiglio Nazionale dei Contoterzisti a Ferrara, presso questa Istituzione che quest’anno ha compiuto 100 anni. Non tutti i Consiglieri conoscevano, infatti, la storia e la missione della Fondazione in favore dei giovani e di un’agricoltura che sappia guardare responsabilmente al futuro, con scienza e coscienza”, è il ringraziamento del presidente dei Contoterzisti Aproniano Tassinari, al presidente della Fondazione, Nicola Gherardi, e al direttore Marco Rivaroli. “Ci auguriamo, in un prossimo futuro, di intrecciare ancora i nostri percorsi e di arricchire la storia degli agromeccanici e di UNCAI con quella esemplare della Fondazione”, prosegue il presidente Tassinari.
Fedele al DNA dei contoterzisti, pionieri dell’innovazione, il Consiglio ha messo a fuoco le ultime frontiere dell’agricoltura con una connotazione prima di tutto pratica. Così, dopo aver affrontato il tema del sequestro del carbonio nel suolo e delle tecnologie sia fisiche sia digitali in grado di certificare i crediti di CO2, si è discusso di impianti agrivoltaici e dei possibili servizi conto terzi che gli agromeccanici potrebbero offrire alle aziende agricole: “Per motivi fiscali, difficilmente un’azienda agricola cederà il diritto di superficie dei propri terreni per farvi installare un impianto agrivoltaico. Forse lo farà un’azienda a fine corsa, senza ricambio generazionale, oppure perché attratta dall’annunciato boom degli affitti. Comunque i contoterzisti sono a disposizione: in caso di mancato ricambio generazionale, possono gestire il fondo dalla semina al raccolto per conto degli eredi, in caso di impianto agrivoltaico si specializzeranno nella gestione meccanizzata delle colture, in genere frutteti, poste obbligatoriamente sotto i pannelli”, spiega Aproniano Tassinari.
Altro aspetto a cuore di UNCAI è portare sempre più all’attenzione delle istituzioni il ruolo dei Contoterzisti nella gestione del suolo e in particolare nel ripristino del terreno dopo una calamità, come si è visto nei recenti eventi in Romagna, in Toscana e nelle Marche.
Al termine del Consiglio è stato possibile ripercorrere la storia della Fondazione Fratelli Navarra attraverso le sue stanze, i ritratti dei fratelli Gustavo e Severino Navarra, il lascito testamentario del secondo che dà vita alla scuola di agricoltura, inizialmente solo itinerante con corsi ambulanti di istruzione e di sperimentazione agraria. Poi la visita dell’odierno “Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura F.lli Navarra”, in grado di ospitare 700 studenti, i suoi campi sperimentali e didattici con visitatori provenienti da ogni parte del mondo, le quattro aree di ricerca, frutticola, erbacea, orticola e biologica, l’attenzione per la ricerca, le tecniche a basso impatto ambientale e gli aspetti economici dell’applicazione di ogni innovazione. Gustavo e Severino avevano tutto, erano giovani, benestanti, spensierati. Un giorno andarono a Rimini, c’era una festa; quel giorno un loro amico annegò. Quella notte maturarono la decisione di fare qualcosa per i giovani e di lasciare il loro patrimonio per «... l’istituzione di una Scuola Pratica di Agricoltura a beneficio dei giovani della provincia di Ferrara, convinto che sia necessaria allo sviluppo dell'agricoltura nella quale è il vero avvenire del nostro Paese e d'Italia». I fratelli Navarra credevano fortemente nella vocazione agricola del Ferrarese e nella potenzialità del territorio, per cui desideravano che fosse data la possibilità ai giovani di sviluppare alte professionalità in campo agricolo. “Ancora oggi l’agricoltura cerca queste alte professionalità che possono essere garantite solo dal rilancio degli istituti di agraria attraverso una maggiore attenzione verso le materie tecnologiche e la professione agromeccanica”, riflette il presidente Tassinari.