Il presidente Uncai Tassinari: “La persona giusta. Ora però fare in fretta per evitare di affossare un’agricoltura d’eccellenza e per riconsegnare i territori alla gente”
Uncai apprezza la decisione del Governo di nominare il generale Francesco Paolo Figliuolo quale Commissario straordinario alla ricostruzione dei territori alluvionati delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Fondamentale anche aver istituito un Fondo per la ricostruzione e un organo tecnico, la “Conferenza permanente”, che esprimerà, tra le altre cose, sul programma delle infrastrutture ambientali.
“Il Generale Figliuolo è la persona giusta. Figura di alto profilo, esperta nella gestione delle emergenze su vasta scala, si è distinto organizzando con successo la campagna vaccinale di massa contro il covid, e fu scelto da Mario Draghi anche perché super partes. Non un politico, ma un tecnico in grado di agire sui territori delle tre regioni colpite dall'alluvione con pragmaticità e celerità”, il commento del presidente di Uncai Aproniano Tassinari.
Ricostruire un reticolo idraulico composto da centinaia di km di canali e argini, tracciare le strade collinari pregiudicate dalle frane e realizzare finalmente adeguate casse di espansione dei fiumi: tutte opere necessaria per evitare di affossare un’agricoltura d’eccellenza e riconsegnare i territori alla gente. “Siamo certi che il Generale Figliuolo si dimostrerà la persona giusta per spazzare via, insieme al fango diventato duro cemento, l’incertezza nel futuro e lo scoramento delle persone”, prosegue il presidente Tassinari.
L’Unione Nazionale Contoterzisti valuta positivamente anche la scelta di nominare i presidenti delle tre regioni colpite dall'alluvione quali sub commissari per i rispettivi territori e membri della Cabina di coordinamento per la ricostruzione. “Tecnici e agromeccanici Uncai sono a disposizione per fornire pareri tecnici in seno alla Conferenza permanente, che sarà chiamata a esprimere pareri anche in merito alle infrastrutture ambientali necessarie a mettere in sicurezza i territori colpiti dall'alluvione e ad attuare una attenta strategia preventiva”, conclude il presidente Uncai: “Le moderne tecnologie agromeccaniche potranno tornare utili nella ricostruzione e poi nella manutenzione del territorio, dai modelli previsionali, ai droni e alla sensoristica digitale”.