Presentato al convegno “Ambiente e agricoltura: un’alleanza nel solco dell’innovazione” il libretto delle tariffe 2023 per le lavorazioni agromeccaniche in Umbria con l’assessore Morroni, Bambagiotti, Rossi e Tassinari
PERUGIA – Presentato ad Agriumbria il libretto delle tariffe 2023 per le lavorazioni agromeccaniche realizzato dall’associazione Contoterzisti UMBRIA. L’occasione è stata il convegno “Ambiente e agricoltura: un’alleanza nel solco dell’innovazione”, organizzato dalla stessa organizzazione di categoria insieme a Confagricoltura Umbria. “Stampare il nostro libretto in occasione della manifestazione è una tradizione consolidata. Quest’anno siamo doppiamente soddisfatti perché tutti i 150 posti della sala sono stati occupati da agricoltori, agronomi e contoterzisti dal primo all’ultimo minuto del convegno. In secondo luogo perché pochi minuti prima dell’incontro avevamo già ricevuto diverse telefonate da professionisti di altre regioni del centro-sud, interessati alla nuova edizione del nostro tariffario”, ha commentato il presidente di Contoterzisti Umbria, Sergio Bambagiotti.
Alla presentazione era presente anche l’assessore all’agricoltura dell’Umbria Roberto Morroni che ha avuto parole di elogio per gli agromeccanici: “Nei prossimi dieci anni atterreremo su un mondo radicalmente diverso dall’attuale e il fattore chiave sarà la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale”, ha detto. Occorre cercare di capire quali sono le traiettorie del cambiamento. Di sicuro l’agricoltura cambierà pelle, si farà un uso più efficiente delle risorse e gli agricoltori diventeranno imprenditori. Come giocare al meglio questa partita? “Il discrimine è la scelta se essere dinosauri o mammiferi”, ha risposto l’assessore: “Solo questi ultimi si collocano sul piano evolutivo e del miglioramento. Ma occorre avere nella bisaccia tre cose: capacità organizzativa, capacità finanziaria e formazione. Le dimensioni delle nostre aziende agricole sono inadeguate, occorre quindi un processo di aggregazione e in tale contesto i contoterzisti hanno un ruolo strategico, sempre in prima linea quando si tratta di innovazione tecnologica e di investire”. L’aggregazione attraverso i contoterzisti è, inoltre, l’elemento individuato dall’assessore Morroni che permetterà al territorio umbro di mantenersi vitale e di non spopolarsi: “Se vogliamo che l’Umbria continui a essere luogo di opportunità, occorre individuare le riforme importanti da rubricare per spingere e supportare il grande processo di innovazione. e il ruolo dei contoterzisti è decisivo”.
“L’innovazione va presa senza integralismi”, ha commentato ancora il presidente dei contoterzisti umbri Sergio Bambagiotti, distinguendo fra ciò che di buono le tecnologie possono portare in campo per azzerare, per esempio, i residui di agrofarmaci, da altre innovazioni come il cosiddetto cibo sintetico. Ha poi ricordato come gli attrezzi agricoli più innovativi siano spesso il risultato dell’industrializzazione di prototipi e invenzioni degli stessi contoterzisti. Sono stati quindi presentati il diserbo elettrico, la gestione intelligente degli attrezzi (Guido Fastellini, New Holland), combustibili e tecnologie alternative nella meccanizzazione agricola (Alessandro Zilli, New Holland), l’app CT Smart 24 (Giuliano Oldani) e i servizi a supporto dell’agricoltore 4.0 (Alessandro Sdoga, Cratia - Confagricoltura).
Alla luce dei molteplici cambiamenti in atto, Donato Rossi, delegato di Giunta nazionale Confagricoltura, ha quindi sottolineato come “scienza e tecnologia invitino a guardare al sistema produttivo con la consapevolezza di poterlo oggi gestire in modo diverso”, facendo riferimento, tra l’altro, al sequestro di carbonio garantito dall’agricoltura. Ha poi sottolineato che “l’agricoltore è sempre stato un alleato dell’ambiente, se sa lavorare la terra, ma occorre colmare alcuni gap, come quello determinato da un sistema di irrigazione vecchio che deve essere recuperato e rimesso a nuovo, e l’assenza di una adeguata copertura internet in numerose zone rurali”.
Nelle conclusioni, il presidente UNCAI Aproniano Tassinari ha voluto ringraziare l’assessore Morroni per aver dimostrato di avere le idee chiare sugli agromeccanici: “Occorre affrontare un cambiamento che, prima di tutto, impegna il mondo politico con fatti concreti. La presenza dell’assessore Morroni ci onora e ci dà fiducia che la politica, quando vuole, sa essere attenta al mondo agricolo e produttivo, senza rincorrere ideologie. L’agricoltura non è fatta di palloncini che volano per aria come fake news, ma di numeri, quelli delle produzioni, della dimensione media delle aziende agricole italiane, del numero di agricoltori e contoterzisti, dei vecchi trattori ancora in circolazione, ferraglia che fa paura, dell’energia, delle ore che gli istituti di agraria dedicano alla meccanica agricola, prossima allo zero. Si vuole parlare di innovazione? Parliamo di chi la adopererà e la porterà nei campi, parliamo alle istituzioni e alla politica di agromeccanici. Chi li prepara? Come riconoscere l’agromeccanico professionale, con un autentico orientamento verso il cliente agricoltore? Dal momento che l’agromeccanico è determinante per far compiere all’agricoltura quel balzo tecnologico e ambientale che le si chiede, la politica come può aiutarlo? Cosa aspetta?”