Tassinari: “Finanza, agroecologia e contoterzismo sono parte della complessità dell’agricoltura da conoscere e riconoscere”
Si è svolto ieri, lunedì 10 gennaio, a palazzo Rasponi di Ravenna il convegno “Nuova Pac 2023-2027 e mercato agricolo”, organizzato da Uncai e Apimai Ravenna con la collaborazione di Topcon Agriculture, Argo Tractors (marchi Landini, McCormick e Valpadana) e Consorzio agrario di Ravenna. Per l’impennata di contagi il pubblico ha seguito l’incontro da remoto, collegandosi ai canali di Agrilinea tv.
“Cosa seminare, quali prezzi potrebbero far segnare le commodities, come prepararsi alle richieste della Politica agricola comune ‘23-’27, meglio investire su una macchina per la conservazione della materia organica o per la fienagione? Ogni anno, con questo tradizionale incontro di inizio gennaio cerchiamo di dare degli orientamenti ad agricoltori e contoterzisti sulle strategie imprenditoriali, coinvolgendo esperti di mercati finanziari e Pac”, ha detto in apertura Roberto Scozzoli, direttore dell’associazione che riunisce le imprese agromeccaniche di Ravenna e direttore tecnico Uncai.
Ha così preso la parola Andrea Cagnolati (Grain Services): “Per gestire i violenti scossoni dei mercati delle materie prime non basta limitarsi a fare bene il proprio mestiere, l’agricoltore; occorre conoscere la finanza e come politica, geopolitica e meteo possano condizionare i prezzi”. Sono quindi comparsi grafici e previsioni su grano, mais, urea, gas marittimi, certificati verdi americani ed europei, indebitamento degli Stati e inflazione. Conclusione: “Oggi meglio le materia prime del denaro. Cereali e oleaginose supportive”.
Il presidente di Ismea e docente di Politica Agroalimentare all’Università degli studi di Perugia Angelo Frascarelli è quindi intervenuto sulla Pac: “L’Europa chiede che lo sviluppo dell’agricoltura sia guidato dalla transizione ecologica e digitale. L’Italia ha abbracciato questa visione sostenendo la zootecnia, importante per il Nord, e ulivo, leguminose e agrumi che interessano il Sud. Si creerà una nuova competitività tra colture”, ha quindi concluso affermando che “Il reddito si fa però con le rese alte, la tecnica e con un’adeguata presenza sul mercato, non con la Pac che è un supporto al reddito e remunera beni pubblici ambientali e sociali”.
Le conclusioni sono state tratte dal presidente di Uncai Aproniano Tassinari: “Finanza e agroecologia sono parte della complessità dell’agricoltura. Occorre tenerne conto per essere competitivi sui mercati e per restituire più ambiente alla collettività in cambio di sostegni al reddito della Pac. Accanto alla complessità derivante dalla gestione dei mercati e dall’ambiente, c’è quella della meccanizzazione agricola. I contoterzisti agromeccanici sono l’esercito dedicato a tale complessità, al servizio di un’agricoltura che deve saper usare la tecnologia. Per questo è scorretto sostenere che il contoterzismo possa essere esercitato da chiunque. Il contoterzista è la punta avanzata e ordinata di un’agricoltura che vuole più rese, più rispetto dell’ambiente, più lavoro sicuro e più competitività. Occorre così riconoscere la complessità dell’agricoltura in ogni suo aspetto. Se la Pac guarda all’ambiente e i mercati agli imprenditori agricoli, ci vuole un Albo degli agromeccanici che guardi ai veri contoterzisti, non ad improvvisati Brancaleone”.