Uncai e la nuova Pac


Cooperazione e precision farming per la nuova Pac

L'appello dell’Unione Nazionale Contoterzisti-Uncai: “Riconoscere il ruolo strategico delle lavorazioni agromeccaniche professionali tra le esigenze per raggiungere gli obiettivi della nuova politica agricola comune


Roma, 10 settembre ‘21 – “I contoterzisti condividono l’architettura verde della nuova Pac. I sette eco-schemi proposti per la nuova politica agricola comune potrebbero tuttavia trovare nella precision farming il minimo comun denominatore e nel contoterzismo un metodo di lavoro chiaro e pratico”, così il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – Uncai, Aproniano Tassinari a seguito dell’incontro del tavolo nazionale di partenariato per la Politica agricola comune.

Nei prossimi giorni Uncai comunicherà al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali le proprie osservazioni e suggerimenti.Agroecologia, cooperazione e lavoro saranno i nostri punti cardine”, anticipa il presidente Tassinari. L’impegno degli eco-schemi deve poter essere controllabile o da remoto o incrociando banche dati, ha spiegato durante l’incontro Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento Politiche Europee ed Internazionali e dello Sviluppo Rurale. L’elemento cruciale per il Mipaaf è la controllabilità: “La cooperazione con i contoterzisti può risultare risolutiva, favorendo azioni ambientali collettive e garanzie in tema di tracciabilità, sicurezza e regolarità sul lavoro, tenendo sempre ben salda la priorità di difendere il reddito degli agricoltori”.

Per questo Uncai chiede a tutti i membri del tavolo di partenariato di sostenere il disegno di legge “Disposizioni sulla istituzione dell’Albo degli agromeccanici e sull’esercizio dell’attività di agromeccanico” a firma dei senatori Gianpaolo Vallardi (Presidente della Commissione agricoltura al Senato), Giorgio Maria Bergesio, Rosellina Sbrana, Gianfranco Rufa, Cristiano Zuliani, Pietro Pisani, Tony Chike Iwobi, Cesare Pianasso. “Alla pari degli agricoltori, i contoterzisti sono custodi dell’ambiente e del territorio. Il titolo di custode non gli deriva però dalla terra, ma dall’abilità e professionalità nel lavorarla conto terzi, un aspetto che può e deve essere riconosciuto: diversi obiettivi specifici (economici, ambientali e sociali) della nuova Pac trovano nei contoterzisti gli interpreti più funzionali e funzionanti, riconoscerne la professionalità e il loro ruolo strategico deve rientrare tra le esigenze per raggiungere tali obiettivi”, conclude il presidente Tassinari.



Data pubblicazione

10-09-2021

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