Tassinari: “L’agricoltura ha alcune montagne da scalare, ma grazie alla capacità di Confagricoltura di restare sempre giovane e alla collaborazione tra agricoltori e contoterzisti siamo sulla buona strada”
ROMA, 28 settembre 2020 - “Pesano di più i mesi di pandemia dei 100 anni di Confagricoltura”. Con queste parole, in occasione delle celebrazioni per l’importante traguardo raggiunto dell’associazione di agricoltori fondata a Roma nel 1920, il presidente dell’Unione Contoterzisti - Uncai Aproniano Tassinari sottolinea come il segreto dell’eterna giovinezza di Confagricoltura sia scritto tra le righe del suo Statuto: “Riconoscere tra i valori fondanti dell’associazione la promozione della ricerca scientifica, la formazione e l’innovazione tecnica e tecnologica significa invitare gli agricoltori a non restare fermi, a rinnovarsi senza tradire la propria identità, e a guardare al futuro con fiducia nella ragione”. Da qui, prosegue il presidente Tassinari “l’invito, sempre assiduo in Confagricoltura, a gestire in maniera razionale e ragionata le problematiche dell’agricoltura e delle nostre imprese, senza cedere a ideologie, reazioni di pancia o paure”.
Per conservare il peso economico e sociale che gli spetta, il settore agricolo deve mantenere un approccio dialogante e positivo e riconosce in ogni nuova montagna da scalare, una sfida importante con cui misurarsi. Oggi le montagne si chiamano divario digitale, ammodernamento delle attività e dei mezzi meccanici, efficienza energetica, fonti rinnovabili, consumo del suolo, dissesto idrogeologico, gestione idrica. E sappiamo di essere sulla buona strada e prossimi alla vetta, perché stiamo raccogliendo significativi risultati in ciascuno di questi ambiti, anche grazie alla sempre più stretta collaborazione tra agricoltori e contoterzisti agromeccanici. “Cento anni sono un traguardo ragguardevole, e sono orgoglioso che Uncai e Confagricoltura procedano nella stessa direzione, accomunati dalla volontà di costruire, con il mezzo della ragione che si fa buonsenso, qualcosa di bello e duraturo in campo”, conclude Tassinari.