I Contoterzisti UNCAI dell’Umbria chiedono a Regione e Governo meno rigidità e formalismi per affrontare l’emergenza sanitaria. “Partendo da questa terribile esperienza, occorrerà attuare in futuro delle semplificazioni delle procedure a tutti i livelli”
PERUGIA – "Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e la Giunta regionale dell'Umbria hanno messo in campo le loro forze migliori per affrontare la gravissima emergenza sanitaria che stiamo vivendo", ha detto il presidente dei Contoterzisti Umbria e consigliere dell’Unione Nazionale Contoterzisti - UNCAI Sergio Bambagiotti. "Noi possiamo solo avanzare qualche proposta volta a garantire continuità al settore agricolo. Prima di tutto all'agricoltura serve una boccata di liquidità e deve essere affrancata dalla burocrazia, oggi più che mai impossibilitata nelle sue funzioni a causa della necessità di chiudere gli uffici amministrativi per tutelare la salute di chi vi lavora. Importante poi sarà, partendo da questa terribile esperienza, attuare in futuro delle semplificazioni delle procedure a tutti i livelli. Meno rigidità, meno formalismi e più rapidità nelle risposte e nei meccanismi di controllo".
Occorre prima di tutto chiarire una volta per tutte a livello nazionale e regionale che l'obbligo di denuncia e tenuta del registro di carico e scarico per i depositi ad uso privato di prodotti energetici (D.L. 124/2019 convertito con la legge n. 157 del 19 dicembre 2019) non riguarda il settore agricolo, qualunque sia la capacità dei depositi e degli erogatori di prodotti petroliferi denaturati (gasolio verde) in virtù di una vecchia circolare del dipartimento delle dogane (n. 82/D del 18/3/1997). "A tal proposito UNCAI ha sollecitato sia l'assessore all'agricoltura dell'Umbria Roberto Morroni sia il vice presidente della commissione agricoltura al Senato l’on. Mino Taricco", illustra Bambagiotti.
In generale si chiedono semplificazioni, proroghe e alleggerimenti amministrativi: l’anticipo del carburante agricolo “da giustificare solo a fine anno”; la sospensione dell’obbligo annuale di taratura delle irroratrici “norma valida solo per i terzisti ma non per gli agricoltori: i contoterzisti sono già in strada per la sanificazione delle strade, ma vorremmo sentirci in regola”; misure di sostegno e di garanzia di liquidità per le aziende “tra cui l’innalzamento della percentuale degli anticipi PAC”; misure di ammasso e di assorbimento del prodotto che trova difficile collocazione sul mercato; deroghe al regime degli aiuti di stato con innalzamento del de minimis.