In Veneto la digitalizzazione imperfetta delle pratiche UMA costringe i terzisti a recarsi negli uffici dei centri di assistenza
VENEZIA - “In questi giorni, anzi settimane di emergenza stiamo invitando i soci a non recarsi in ufficio se non è strettamente necessario e solo su appuntamento, eppure la macchina burocratica rende impossibile svolgere da remoto alcune pratiche”. Le associazioni di contoterzisti del Veneto chiedono alle istituzioni di rendere le pratiche amministrative più agili, soprattutto quelle relative all’assegnazione di gasolio agricolo. “Senza i Centri di assistenza agricola, i Caa, non è possibile apporre sui libretti ex Uma la firma elettronica necessaria a chiudere le pratiche per l’assegnazione di carburante agricolo agevolato. Così gli agromeccanici, impegnati in questi giorni nelle semine, si presentano numerosi nei nostri uffici”.
La burocrazia si scopre così più forte dell’emergenza, e non allenta la sua morsa neppure di fronte all’obbligo sanitario di circolare il meno possibile: “C’è qualcosa che non funziona in una digitalizzazione dei fascicoli amministrative che costringe i contoterzisti a recarsi nei nostri uffici per inserire la firma grafometrica. Tanto più che la procedura non sempre viene accettata e richiede tempo”.
L’emergenza coronavirus sta facendo emergere i limiti di una digitalizzazione imperfetta che non consente di svolgere ogni operazione semplicemente da remoto. UNCAI invita le Regioni a porre rapidamente rimedio, anche a costo di tornare agli antiquati cartacei.