La Romagna agromeccanicca chiede l’Albo regionale
Appello di Apimai Ravenna all’assessore Caselli di istituire un albo regionale dei contoterzisti affinché sia riconosciuta la professionalità degli incarichi agromeccanici
RAVENNA – Ravenna è la prima provincia agricola d'Italia per valori occupazionali (il 30% delle aziende agricole della regione è ravennate) e per numero di operatori (quasi 19.000, soprattutto italiani, il 75%, e qualificati). In questo contesto, da oltre 70 anni, si muove Apimai Ravenna (Associazione Provinciale Imprese Meccanico Agricole Industriali) che raggruppa 180 aziende portando loro servizi tecnici, fiscali e amministrativi.
Sabato scorso l’associazione ha colto l’occasione della sua assemblea annuale per chiedere a gran voce all’assessore regionale dell’agricoltura Simona Caselli di istituire un albo degli agromeccanici dell’Emilia-Romagna che riconosca la professionalità degli incarichi agromeccanici: “sulla scia di quanto già realizzato in altre regioni come la Lombardia. Esiste già un albo dei forestali, che di fatto sono dei contoterzisti, perché non dovrebbe essercene uno dei terzisti in agricoltura?”, si è chiesto Roberto Scozzoli nella duplice veste di il direttore di Apimai Ravenna e direttore tecnico di UNCAI, aggiungendo che “un mese e mezzo fa un perito non voleva liquidare un danno perché non credeva che l’agromeccanico non avesse una sua qualifica professionale”.
“Il mondo del contoterzismo viaggia di pari passo con quello degli agricoltori. Difficoltà e problematiche sono le medesime, eppure non riusciamo ad entrare nei tavoli verdi”, ha aggiunto il presidente di Apimai Roberto Tamburini. Ricordando che, almeno a parole, tutti riconoscono la necessità di un contoterzismo qualificato in agricoltura: “la sfida della sostenibilità e della redditività in agricoltura passa dai contoterzisti e dalla loro capacità di introdurre delle innovazioni tecniche e tecnologiche importanti nei processi produttivi e soprattutto la flessibilità necessaria alle aziende agricole per non cedere ai chiari di luna dei mercati e del meteo”. Biologico, minima lavorazione, colture specializzate piuttosto che estensive, tracciabilità di processo: ogni scelta richiede investimenti e diventa meno rischiosa e la gestione economica più sicura quando interviene sul campo un contoterzista qualificato.
L’incontro è stato chiuso dal presidente nazionale dei Contoterzisti UNCAI Aproniano Tassinari: “In ogni occasione raccogliamo solo elogi ai contoterzisti. UNCAI è anche artefice di un grande cambiamento in agricoltura: per primi abbiamo capito che non bastava lavorare tutti i giorni nei campi con gli agricoltori, occorreva anche collaborare alla costruzione di una visione comune. Così abbiamo insistito affinché nascesse una partnership con Confagricoltura, un cambiamento subito imitato da altri, e che ci auguriamo porti al pieno riconoscimento del ruolo dei contoterzisti quali professionisti in grado di portare sostenibilità economica, sociale e ambientale al settore”.
Sono intervenuti all’assemblea anche: Roberto Fagnani (assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture di Ravenna) Daniele Gambetti (Presidente dei dottori agronomi e forestali di Ravenna), Roberto Fantoni (Presidente Consorzio Apimai Servizi), Giuliano Oldani (Presidente Contoterzisti UNCAI di Milano, Lodi, Como Varese), Rossano Remagni Buoli (Vice Presidente dei Contoterzisti UNCAI di Cremona), Stefano Francia (Presidente Agia-Cia Agricoltori Italiani e Presidente Condifesa Ravenna), Danilo Verlicchi (Direttore Confagricoltura Ravenna), Nicola Dalmonte (Presidente Coldiretti Ravenna).
Sponsor dell’incontro il Consorzio agrario dell’Emillia, il rivenditore di mezzi agricoli Raggi (John Deere) e Progetto Romagna di Italiana assicurazioni.
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