Tassinari: “Nella Pac post 2020 largo a misure per incentivare il ricorso a servizi agromeccanici di precisione”.
ROMA, 18 GIU – È iniziata la delicata fase negoziale della nuova politica agricola comune 2021-2027. L’Unione Nazionale Contoterzisti fa squadra con il Governo italiano e il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio in ogni iniziativa che intenderà mettere al centro lo sviluppo dell’agricoltura in Italia e una migliore gestione del budget comunitario, ridotto a causa della Brexit.
“Dal Nord al Sud Italia il nostro modello produttivo ruota intorno all’esternalizzazione dei servizi agromeccanici”, avverte il presidente dei Contoterzisti Aproniano Tassinari che definisce il contoterzismo la griffe, la firma dell’agricoltura italiana. “Per questo motivo il primo semplice passo da compiere in Europa dovrebbe essere lo studio di Piani di sviluppo rurale volti a facilitare e incentivare il ricorso da parte degli agricoltori ai servizi agromeccanici di precision farming, non solo l’acquisto diretto di tecnologie innovative, che non di rado saranno poi utilizzate poco e in modo inadeguato, se non addirittura volutamente lasciate spente”.
Inoltre è tempo che la Politica agricola comune guardi oltre alle aree rurali e marginali, fino ai centri urbani: “Il paradigma sta già cambiando. Negli Stati Uniti, in Francia e in Olanda si investe nella costruzione, anche in città, di enormi edifici dove coltivare fuori terra ortaggi a chilometro zero, senza ausilio di agrofarmaci. Progetti di questo tipo sono destinati a sconvolgere i Piani di sviluppo rurale con la riscrittura delle politiche ambientali e una sempre più chiara comprensione della necessità dell’imprenditore agromeccanico per avere la garanzia di processi produttivi virtuosi e sostenibili a medio e a lungo periodo”, conclude Tassinari.