Un progetto credibile di agricoltura e contoterzismo alla base dell’accresciuto consenso nell’Unione Nazionale Contoterzisti
FORLÌ, 29 MAG – Unima Forlì sceglie di aderire a livello nazionale ai Contoterzisti Uncai. Una scelta dettata dall’amicizia e dalla necessità di risposte concrete alle numerosi questioni che l’agricoltura deve affrontare. “Unimà Forlì è fiera di collaborare con l’Uncai – sottolinea il presidente dell’associazione forlivese Massimo Bagnolini -. Il contoterzista è un imprenditore che sa e deve fare di conto. Spinti da questa convinzione, abbiamo deciso di aderire a Uncai e portare il nostro contributo di concretezza anche a livello nazionale. Oltre a condividere gli obiettivi e gli strumenti per rendere più solido il settore agricolo e agromeccanico, la nostra decisione nasce anche dall’amicizia e dalla stima che da anni ci lega al presidente dei Contoterzisti Aproniano Tassinari.”
Soddisfazione anche da parte del presidente dei Contoterzisti Uncai Aproniano Tassinari: “È stato un lungo corteggiamento, sostenuto dal legame di amicizia che da anni mi lega a diversi imprenditori di questa generosa terra. L’adesione di un’associazione dal forte impatto simbolico quale Unima Forlì è un ulteriore passo in avanti di Uncai (a due sole settimane dalla creazione di una nuova rappresentanza di Contoterzisti in Basilicata) ed esprime la nostra volontà di porre le basi di una stabile coesione associativa e di un forte consenso su un progetto credibile di agricoltura che ha urgenza di un contoterzismo forte e moderno per garantire sostenibilità, sicurezza e competitività al comparto”.
UNIMA Forlì è presente nel territorio dal 2010, con circa 30 associati. Esternalizzare ripaga l’agricoltura e l’agricoltore. I servizi agromeccanici offerti vanno dalla preparazione dei terreni di semina, ai trattamenti alla raccolta, realizzati con macchinari moderni. Ma è attraverso la stretta collaborazione tra imprenditori agricoli e imprenditori agromeccanici che si realizza quell’economia di scala in grado di rendere sostenibile economicamente il settore primario e permette quel passaggio all’agricoltura di precisione e all’agricoltura digitale necessario per avere prodotti sicuri e tracciati e impattare molto meno sull’ambiente.
Nella foto: Massimo Bagnolini