Insieme per fare impresa


Agricoltori e contoterzisti insieme per fare impresa

Ieri l’assemblea di Apima Milano, Lodi Como e Varese. Tassinari: “Contoterzismo risposta chiara alla gestione a costi variabili in agricoltura”. Rota: “Servizi esterni per aziende agricole più efficienti”. Oldani: “Creare gruppi di lavoro tra agricoltori, contoterzisti, alimentaristi e agronomi per abbattere i costi”

Oggi in agricoltura il controllo di gestione passa attraverso il contoterzismo.  È quanto è emerso ieri nel confronto tra agricoltori e agromeccanici durante l’assemblea annuale di Apima Milano, Lodi, Como e Varese. Tra i partecipanti all’incontro Giuliano Oldani, presidente di Apima, Aproniano Tassinari, presidente di Uncai e della Partecipanza agraria di Cento e Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza.

Cambiare la gestione delle aziende agromeccaniche, scordarsi di governare l’attività a vista come in passato, fare un salto di qualità e dotarsi degli strumenti più efficaci per aumentare l’efficienza dei servizi conto terzi ed essere una parte virtuosa della filiera: “Con i prezzi stracciati imposti dalla globalizzazione finanziaria, il contoterzista deve essere capace di proporre innovazione e attivarsi per cercare di portare un maggior valore aggiunto nelle aziende agricole – ha affermato Giuliano Oldani nella sua relazione. La proposta è quindi di fare squadra con aziende agricole, associazioni di categoria, agronomi e alimentaristi per creare insieme dei progetti concreti: “Dobbiamo creare dei gruppi di lavoro con imprenditori agricoli e contoterzisti per studiare la maniera di abbattere i costi, superando il tipico individualismo italiano”.

“Ci stiamo giocando l’agricoltura che verrà. È in atto una vera e propria selezione naturale in agricoltura, ogni anno scompaiono sempre più aziende agricole e il 60% degli addetti in agricoltura ha più di 65 anni. Il contoterzismo è una risposta chiara alla gestione a costi variabili dell’agricoltura”, così il presidente Uncai Aproniano Tassinati che ha aggiunto, a proposito dell’albo dei contoterzisti varato un anno fa da Regione Lombardia e ora al vaglio in altre regioni: “L’esigenza di un servizio conto terzi certificato da un albo deve essere sentita prima di tutto dagli agricoltori e dalle associazioni di categoria che li rappresentano. L’albo nasce per tutelare l’agricoltore, per favorire la collaborazione tra aziende agricole e contoterzisti che si mettono in gioco fino a rendersi corresponsabili dei risultati raggiunti”.

La richiesta di una maggiore sinergia tra agricoltori e contoterzisti  è stata ribadita anche da Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza: “I problemi economici sono sotto gli occhi di tutti e la prima cosa da fare è rendere le aziende più efficienti. Negli incontri territoriali di Coldiretti spieghiamo a ogni azienda cosa è meglio fare internamente e quali lavori conviene invece affidare esternamente. In alcuni casi, infatti, affidare le lavorazioni a un contoterzista permette di ridurre i costi e aumentare la qualità di alcuni processi produttivi, in funzione di una maggiore valorizzazione delle produzioni agricole e di una presenza più incisiva degli agricoltori nella filiera e sul mercato”.



Data pubblicazione

1-3-2016

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